L'associazione Aca de Vita nasce (da qui il nome), inseguendo il sogno di portare l'acqua alle popolazioni andine colpite da un'epidemia di colera causata anche dall'acqua non pulita e sprovviste di questo bene primario.

I primi volontari ben presto si entusiasmano del loro operare per e con i poveri e coinvolgono la comunità locale e circostante attirando numerose altre persone, arricchendo così l'associazione di idee e forze nuove.

La coscienza stessa dell'associazione si consolida con il confronto e l'esperienza, diventa chiara così la finalità di scegliere, di agire, di intervenire per i progetti che promuovono l'autosviluppo e quindi di collaborare con chi conosce bene le realtà beneficiarie (missionari, organizzazioni, persone che vivono ed operano nei territori da lungo tempo).

La nutrita presenza di insegnanti tra i volontari crea le condizioni per occuparsi anche dei progetti di sviluppo nel campo dell'istruzione, in vista di un futuro migliore per i giovani poveri "bloccati" spesso dall'ignoranza... E come non ascoltare i richiami "disperati" di coloro che, oltre all'ingiustizia delle logiche del mercato mondiale, subiscono anche calamità naturali e guerre che aprono profonde ferite?! Eccoci quindi pronti a rispondere ad interventi di emergenza (come il Niño peruviano o l'alluvione in Mozambico, i campi-profughi in Eritrea, ecc...).

Insomma, un'associazione poliedrica che crede sia nella logica dell'aiuto (senza sostenibilità), che nella promozione allo sviluppo (sostenibilità precaria) ed all'autosviluppo (sostenibilità buona). Ci si propone inoltre sempre di poter "inviare" alcuni volontari sul luogo del progetto per una migliore realizzazione dello stesso; non nei termini "faccio io al posto tuo, imitami", ma "cerchiamo di capire insieme cosa sia giusto fare".

...e siamo sempre alla ricerca di nuove idee e proposte di attività, aiutateci ad aiutare !!!

Il cammino di Aca de Vita nei suoi primi 10 anni di attività (1993 - 2003)